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 Sono i propositi dell’XI convegno nazionale dei minisindaci dei parchi, conosciuto da Aosta a Canicattì con il nome di “Coloriamo il nostro futuro”.

I numeri del progetto educativo, nato in Sicilia e poi esteso in tutta Italia,non si prestano a confutazioni: una rete di scuole molto ambiziosa, forse unica nel panorama culturale italiano anche perché coinvolge  solo piccoli amministratori impegnati nei consigli omunali dei ragazzi.
Qualche dato?  Otto regioni, 10 parchi, 500 partecipanti, 80 scuole e 73 sindaci baby. Un grande contenitore con dentro: ambiente, alità, 
gastronomia, folclore, turismo scolastico, musica, arte e chi più ne ha, più ne metta.Sono la voce del 17 % del territorio: le nostre ree protette.Una moltitudine di  ragazzi si ritrovano ogni anno in una Regione, mischiano il loro folclore, conoscono da vicino i palazzi della politica  e parlano tanto  di coscienza ecologica: manifestare, votare, contribuire, correggere.E, non ultimo, partecipano a un concorso quest’anno dedicato alle “Tracce risorgimentali nel tuo parco”.Scambi culturali e scambi di buone prassi: meriterebbero un encomio da parte del ministro Gelmini.Istituzioni e natura: così è stato anche quest’anno dal 16 al 21 maggio.
C’é stato un momento romano, molto formativo perché i politici in erba hanno visitato il Campidoglio, ospiti del Comune di Roma. E poi il Parlamento, tutt’e due i rami, per rammentare non solo i 150 anni dell’Unità d’Italia, ma anche i 140 di Roma Capitale con il progetto “ L’Italia  si unisce a Roma”.Indimenticabili gli incontri con Renato Schifani  a Palazzo Madama e con Gianfranco Fini a Montecitorio.
Il presidente del Senato ha esortato i ragazzi a “rispettare le istituzioni spendendosi per chi è in difficoltà.”Ha incantato il presidente della Camera con la sua proverbiale arte oratoria: “ La legalità non è solo rispetto delle regole, ma è esercizio di diritti di cittadinanza. Importante è il passato, utile è il presente, ma fondamentale è il futuro: abitiamo in uno degli angoli più belli del pianeta e lo dobbiamo meritare. La politica è responsabilità verso le future generazione e non si può fare a meno di una scuola pubblica che funzioni bene.”Qualche ora dopo la comitiva era già in Puglia nel parco nazionale del Gargano tra i laghi costieri  di Lesina e Varano: anche qui emozioni a iosa tra rumorose feste di paese, tipicità e i  panorami splendidi delle coste adriatiche.La Calabria era rappresentata da 50 persone tra educatori e discenti.Erano lì grazie alla scuola capofila del progetto qual è Zagarise, rappresentata dal dirigente scolastico Giovanni Canino. Ce l’hanno fatta per lo straordinario lavoro di coordinamento della referente regionale Cettina Napoli.Ecco le scuole calabresi inserite nella rete nazionale di Coloriamo , tutti Istituti comprensivi: Zagarise; “Don Milani” di atanzaro; “Galati” di Gagliano; “Patari-Lodari” di Catanzaro; Laureana di Borrello, la sola del reggino; Marcellinara; Spezzano Sila come sola rappresentanza del cosentino; Taverna 1 con Pentone e Taverna 2 con Albi; Petronà con Cerva e Andali.
Erano presenti  i dirigenti scolastici Grazia Giordano per Marcellinara;Albertina Pingitore per Gagliano; Raffaela Vaccaro per Taverna e Domenica Prato per Laureana.Non poteva mancare la Comunità montana  presila catanzarese che, come suole fare da qualche anno, investe anche in cultura  patrocinando le scuole di Coloriamo: l’Ente montano di Taverna era presente in terra pugliese con il presidente Santino Bubbo e l’assessore Franco Cristofaro. Morale: c’è un’Italia che predica bene e razzola altrettanto bene. E dice ai giovani che la litica 
non è solo tifoseria, ma anche impegno in prima persona. Prima lo si fa, meglio è: come inclini il virgulto, così cresce la pianta.  Vale a dire: nessuno diventa adulto da solo.