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PETRONÀ, LA NUOVA CHIESETTA DELLA CONA
Data pubblicazione : 23-08-2011
Rifatta. E’ l’aggettivo che calza a pennello per dire com’era e com’è la chiesetta della Madonna della Cona. Prima quasi fatiscente, ora quasi completata.
Rifatta dentro e fuori. All’interno tinteggiata di nuovo, protetta da un tetto in legno, impreziosita con lavori in pietra, nuovo l’ altare e bellissimi i lampadari. All’esterno ripensata con una nuova facciata che mette in risalto la pietra locale con cui il santuario è stato eretto quasi duecento anni fa. Meritoria l’opera di fabbri, falegnami, scultori e muratori.
Petronà ha restaurato il suo luogo di culto prediletto: la chiesa della Madonna della Cona.L’ha presentato domenica scorsa mobilitando quasi tutto il paese, un fiume di gente ha festeggiato il fatto collettivo con la processione della Madonna portata in spalla ai fedeli, con il tintinnio delle campane a festa, la banda musicale, le luminarie, i fuochi d’artificio e un succulento buffet: un giorno di festa senza vessilli e senza fazioni. E il nastro l’ha tagliato chi la chiesa della Cona l’ha vista più degli altri: Albino Bianco con i suoi 98 anni.Come non poteva mancare quanti hanno reso possibile il rifacimento del santuario situato ai piedi della Sila piccola.Il primo cittadino Santino Bubbo: “ Oggi si scrive una pagina importante della storia del nostro paese. Noi petronesi siamo molto legati alla Madonna della Cona, una fede che si tramanda di generazione in generazione. Come Amministrazione siamo contenti di recuperare l’esistente. Oggi la chiesetta, ieri la palestra, palazzo Colosimo, Manulata e piazza Muraca. E’ un modo per recuperare la memoria, elemento ineludibile per guardare al futuro. Grazie alla Regione Calabria per il contributo, a Pierino Amato e l’assessore Piero Aiello.”
Dopo la Chiesa madre, il parroco del paese Don Giorgio Rigoni mette mano anche alla più piccola Chiesa del paese dove si venera la madonna di Costantinopoli: la guida spirituale di Petronà lascia un segno indelebile nell’immaginario collettivo.Il prete di origini venete ha detto con la schiettezza che lo contraddistingue: “ L’auspicio è che sia un luogo di incontro e di meditazione per costruire insieme una Petronà migliore, un paese più attento ai valori e meno succube del denaro, dell’egoismo, del materialismo, del consumismo. La Chiesa è stata rifatta grazie alla generosità dei petronesi, è dal 2006 che raccogliamo i soldi, oggi realizziamo quando desiderato per il bene di tutta la collettività. C’è altro da fare. Lo stile della Chiesa è sobrio e semplice, come devono essere i nostri cuori. Viviamo tempi difficili, possiamo riscattarci solo accantonando le cose frivole per le cose che nella vita contano veramente come la solidarietà verso i deboli, gli ammalati. Basta con l’assuefazione al male, basta con l’indifferenza. Bisogna costruire una società in cui la persona venga prima dell’economia.”La nuova chiesetta della Cona ospiterà, nell’ambito di un ricco cartellone di eventi promosso dalla Parrocchia, anche l’omelia dell’arcivescovo della diocesi di Crotone e Santa Severina Domenico Graziani.
Enzo Bubbo
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