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La premessa dell’incontro è toccata alla moderatrice Antonella Scalzi che ha   rivendicato “la giornata in ricordo delle 129 donne morte in America per tutelare  diritti.”

La donna è stata sempre una figura subalterna e ora non lo si vuole più : cose già dette nelle nove edizioni precedenti. Stavolta però c’era dell’insolito.

Daniela Dattilo, presidente del sodalizio Insieme, l’ha detto a scanso di equivoci: “Oggi ci occupiamo anche delle nostre donne”.

Le donne di Petronà. E la parola è andata al primo cittadino del paese presilano. Parla Santino Bubbo: “Il 4 maggio del 1811 – ha detto il Sindaco- si firmò il decreto istitutivo del nostro Comune: nasceva Petronà. Le donne anche da noi hanno dato un grande contributo in tempi in cui la lavatrice era il rivolo che attraversava il paese.”

Per l’assessore comunale alla cultura Giovanni Folino “la memoria è importante perché fa ricordare cose che passano invece inosservate.”

Ecco perché Petronà, è stato messo nero su bianco, vuole celebrare in più occasioni il 150 dell’Unità e anche il compleanno del paese: se ne parlerà in ogni momento comunitario nel 2011.

Dopo la dietrologia, le immagini con il cortometraggio pensato da Natalina Carpino di Insieme onlus e ideato da Giovanni Folino: protagoniste tre anziane donne del paese, Rocca Maria, Costantina Rocca e Aurora Chiappalone, tre testimonianze di vita  tra parole e  foto  d’epoca per   partecipare  la vecchia Petronà, quella  che non si vive più: siamo nel primo dopoguerra.

Non poteva non essere invitato all’incontro il preside in quiescenza Fiore Scalzi.

Vuoi sapere qualcosa su Petronà ? Devi leggere le cose che il pensatore petronese ha scritto: “Petronà tra cronaca e storia” e “Grammatica del dialetto petronese”.

Ha asserito l’apprezzato pedagogo e storico: “ Parlare di donne e della storia del paese è un bel connubio. Dico di più: dedichiamo la giornata alle madri e alle moglie di Petronà che hanno perso,  65 i morti, mariti o figli nella prima e seconda guerra mondiale”.

Solo l’inizio di un lungo excursus storico molto attendibile perché basato su fonti storiche: Petronà è nata da un’enfiteusi con l’assegnazione nel 1747 di terre ai contadini; le caselle e i pagliai facevano da tetto e riparo; si faceva la pipi per strada;nel 1783 c’è stato un terremoto; nel 1811 si contavano mille abitanti tra cui predominavano i Talarico; il partito comunista qui ha fatto meglio che a Cutro o Reggio Emilia come risposta al fascismo.

Petronà tra folclore e statistica  per un viaggio nella storia senza scordare la donna: “C’erano – ha chiosato Scalzi- le donne dei galantuomini e c’erano le donne che non potevano permettersi le mutande. Poi con la scolarizzazione e la sindacalizzazione molto è cambiato.”

Ha suggellato l’iniziativa l’assessore comunale alle pari opportunità Nunzia Colosimo con un contributo sì breve, ma anche incisivo sul ruolo importante della donna che “spesso somma due giornate in una,  è moglie, è lavoratrice” e che oggi più che mai chiede  solo “la facoltà di scelta, di essere ciò che si immagina”.

Senza violenze e senza imposizioni: ricordare per non ripetere.

Enzo Bubbo