Il primo è assessore alla cultura del Comune presilano e ha una attitudine insopprimibile : sa regalare emozioni mettendo insieme immagini. E se invece della macchina fotografica porta una cinepresa, fa lo stesso: sempre a suo agio. Pietro Talarico ha invece l’indole dell’attore, tant’è che se non ci fosse il la recitazione sarebbe un ragazzo taciturno. Tutt’ e due, sanno arrivare al punto in cui lo spettatore si lascia andare: la catarsi.Tutt’ e due fanno spettacoli da tempo immemore: un successo può essere una casualità, più di una affermazione sono sinonimi di vocazioni e dedizione.
La sezione privilegiata della prima edizione del Foggia Film Festival, tratto distintivo di tutta la rassegna cinematografica, ovvero il documentario italiano, è stata vinta da Dionisio Sacco e la sacra spina di Policastro, diretto da Masino Medaglia e prodotto dalla Curia Vescovile di Crotone. Nella cerimonia di premiazione, la vita di padre Sacco e il travagliato viaggio della sacra reliquia di Gesù dalla corte di Francia al piccolo centro calabrese, racchiusi nel docu-film ambientato nel sedicesimo secolo, sono stati premiati dalla giuria, presieduta dal maestro della fotografia, Sergio d’
Offizi. "Dionisio Sacco e la Sacra Spina di Petilia Policastro" nasce da un'idea di Masino Medaglia che ha curato la sceneggiatura e la regia, affiancato dallo Studio fotografico di Giovanni Folino che ha curato le riprese e il montaggio del film.La colonna sonora del film, che ha contribuito a impreziosire il risultato raggiunto, è stata realizzata dal maestro Luigi Benincasa.
Il film racconta la storia della Sacra Spina di Petilia Policastro, regalata dalla regina di Francia a Padre Dionisio Sacco, il quale, in seguito a questo dono, decide di tornare nella sua terra d'origine e costruire un Santuario in onore della Sacra Spina.
Il ruolo di Padre Dionisio Sacco è interpretato da due attori:il giovane Dionisio dal nostro Pietro Talarico e l'adulto Dionisio da Giuseppe Saporito Il film vanta la partecipazione straordinaria del noto attore Paolo Fiorino di origine calabrese, che, seppur vive e lavora a Roma da molti anni, con piacere ha dato la sua disponibilità, stabilendo con il cast una preziosa collaborazione.
Oltre alla presenza di Fiorino, numerose sono state le partecipazioni di attori locali di diversi paesi del comprensorio.
Il risultato raggiunto è il frutto di un impegno corale, come un grande affresco in cui ognuno ha dato la sua pennellata, partecipando con dedizione, considerando il film un'opportunità per far conoscere una storia che è patrimonio comune del nostro territorio.
Petronà ha dato il suo contributo con la partecipazione dell'intero staff dello Studio Folino, con Rosario Folino in qualità di fonico e Paolo Folino come assistente di ripresa.
Il Foggia Film Festival ha dato il primo premio al film con la seguente motivazione: " Narrato con piglio asciutto, senza esibizionismi tecnici e impreziosito da una fotografia eccellente".
Che i due artisti di Petronà fossero bravi in paese lo sapevano quasi tutti, che arrivassero sino a tanto lo avrebbero scommesso in pochi.
Enzo Bubbo