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PETRONA', MIGLIAIA ALLA SAGRA DEL FUNGO NON C’ERANO MENO DI 4MILA PERSONE PETRONÀ
La sagra del fungo non tradisce mai ai piedi dei monti silani. L’ evento di
consolidata tradizione ha celebrato per il settimo anno consecutivo uno dei
protagonisti più prelibati della cucina e dell'economia silane con numeri che non si
prestano a confutazione: mille piatti di pasta, chissà quanti panini e non meno di
4mila persone. La manifestazione, promossa dal Comune di Petronà insieme
all’Associazione onlus Insieme con il patrocinio di Provincia di Catanzaro, Regione
Calabria e Comunità montana presila catanzarese, ha richiamato domenica scorsa un
grandissimo numero di visitatori in piazza Angelo Muraca, la splendida agora di
Petronà. L’idea del primo cittadino Santino Bubbo e dei suoi collaboratori è
semplice: viene offerto all'assaggio un piatto di pasta a base di funghi porcini per
riscoprire l’orgoglio delle proprie radici e la gente non si lascia pregare. La
sagra ha promosso anche l'allestimento di mostre di prodotti agro-alimentari e di
artigianato artistico. Non poteva mancare la Salpa con i suoi prelibati funghi.
C’era chi vendeva stoffe, chi spezzatino, chi panini, chi vino e tanti altre cose da
mangiare e non solo come i souvenir, i gioielli. E ancora: le sculture di Rocco
Aquino, i decoupage su tegole di Luigi Esposito, il caffè montano di Carmine Mazzei,
castagne, patate, porchetta, chi mesceva vino e chi più ne ha più ne metta. Altresì,
tanti i negozi hanno accolto la proposta del Comune e hanno lasciato aperto sino
alle ore 24. E’ la festa per eccellenza, quella in cui si mostra quello che si è e
quello che si sa fare senza dimenticare le testimonianza dei propri avi. La
manifestazione, impreziosita dalla fisarmonica di Franco Colosimo e dal Tae kwon do
del maestro Vincenzo Mercuri, si è chiusa in allegria con il concerto del gruppo di
Petilia Policastro gli Hantura, un band che sa come far divertire. Non si può non
menzionare il prezioso contributo delle forze dell’ordine, dei volontari, del gruppo
di protezione civile “I lupi della Presila”, dell’associazione volontari
Carabinieri. Ce n’è stato di movimento, ma sarebbe stato strepitoso, se fosse stata
fatta qualche giorno prima di ferragosto con la presenza di chi torna nel paese
natio: è l’indirizzo per l’anno prossimo. Dopo la pasta fatta in casa di Cerva e la
sagra della salsiccia di Andali, spopola anche la sagra del fungo di Petronà. E c’è
in arrivo a Sersale, la sagra delle pittefritte. Ha ragione la Coldiretti: due
italiani su tre adorano le sagre e non solo per l’abbuffata, ma anche perché si
respira aria di folclore, di tradizioni.