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Da una parte la degustazione di castagne cotte e bollite con l’assaggio di vino rosso e “pitta” con papate e peperoni , dall’altra le melodie folcloristiche del gruppo Tiriolo Streets artists: un binomio che ha regalato ore liete  nella bella piazza Angelo Muraca. Non solo: a Petronà, la produzione delle castagne ha incontrato la suggestione dell’arte  con una mostra fotografica per raccontare il paese, le creazioni di bravi artigiani e le opere di apprezzati artisti.
Una bella vetrina per il paese, tutto reso possibile grazie al lavoro di numerosi volontari aderenti all’ associazione  con più iscritti del paese: 150 i petronesi con in tasca la tessera della Pro-loco.
Altri numeri danno l’idea della buona riuscita della sagra: 100 litri di vino e ben 8 quintali di castagna. E pensare che tutto ebbe inizio nel 1980 con poche  castagne e  soli 5 litri di vino.
La celebrazione della castagna, tra storia, arte e natura, è stata l’occasione per promuovere in modo diffuso la terra della Sila piccola, le  sue tradizioni e la  sue comunità.
Una festa   per riscoprire e per ritrovarsi, una festa per un paese che non sa prescindere dal suo albero preferito: il castagno.
La XXXI edizione della sagra della caldarrosta è stata patrocinata dal Comune di Petronà e dall’Assessorato al turismo della Provincia di Catanzaro e promossa in collaborazione con l’associazione onlus Insieme: ne è valsa la pena.

Enzo Bubbo